Disco dal sound ruvido, ma gradevole, realizzato con perizia tecnica e raffinatezza negli arrangiamenti. Alcuni momenti sono particolarmente felici con punte di vera genialità. Coraggioso nell'affrontare argomenti quali, razzismo, droga, diversità, mammismo, insofferenze, alienazione e anche nel tentativo di proporre discorsi contro falsi pietismi e finte solidarietà (cfr : 'Calpesta il paralitico' oppure 'Italiano terrone che amo'). CD interessante perché lucido e determinato Oh Yeah
Si ringraziano Guido Elmi (produzione), Nicola Venieri, Luca Testoni, Stefano Bittelli e Maurizio Biancani (tecnici del suono e del mixaggio). Gli Studi A e B della Fonoprint di Bologna. Grafica Anna 'Matita' Persiani & Stefano Zacchi. In copertina: disegno originale della pittrice Vittoria Chierici. Foto di Roberto Serra.